Capiamoci da subito sul genere: se ci sono film che io adoro a priori sono quelli in costume d’epoca e basati su romanzoni otto-novecenteschi. In presenza di questi due elementi (la crinolina e l’origine libresca) il film può pure essere pessimo, la recitazione iperbolica, la trama deturpata, la regia stile Gli occhi del cuore: e io comunque me lo godo infinitamente piangendo come un cucciolo di panda sul divano, abbracciata a un cuscino Ikea.
O almeno così credevo. Perché il nuovo adattamento di Anna Karenina ha fatto crollare tutte le mie certezze.
Capiamoci anche su Anna Karenina (il romanzo). L’ho adorato per la prima volta a diciannove anni e continuo a venerarlo nella memoria e a coccolarmelo in libreria. Anna per me è rimasta una delle figure femminili più belle di cui abbia mai letto, al punto che neppure Nataša di Guerra e pace l’ha superata – e dire che la lotta era dura. Insomma, Anna Karenina è per me da sempre uno dei prototipi del romanzo ideale: appassionante, denso di emozioni e molto, molto lungo.
Il film, invece. Al film sarebbe bastato un adattamento semplice e medio-mediocre (e un Vronsky diverso da Aaron Taylor-Johnson, che è banalmente non credibile) per sfondare. E invece Joe Wright ne ha voluto fare un film brutto.
La finzione teatrale di sipari e dietro-le-quinte, simpatica da raccontare in una recensione, semplicemente non convince nel momento in cui la si vede sullo schermo: l’incanto della Russia di fine ‘800 è continuamente interrotto dalla perplessità per la messa in scena della messa in scena, che rimane tuttavia fine a se stessa.
La psicologia dei personaggi, fondamentale nell’opera di Tolstoj, si riduce fin quasi ad annullarsi, al punto che i bellissimi Levin e Kitty vengono abbassati a comparse un po’ goffe.
Infine, tutta l’estetica da musical risulta completamente fuori luogo.
Che dire, alla fine di questo ritratto un po’ sconfortante? Consolatevi con le foto del film, perché i costumi, loro sì, sono davvero molto belli.
E rileggete il romanzo, ovviamente.
Allora meglio che non siamo andati a vederlo al cinema (in lingua originale)? Io amo tutti i libri di Tolstoy, ma, gia dal trailer mi sembrava un po’ strana questa Karenina. Peccato 😦
C’è Keira Knightley?
Allora è una pessima trasposizione. Ormai è matematico.
E non ho ancora perdonato a Joe l’orrore di Espiazione: e pensare che quel che fanno a te crinoline e drammoni ottocenteschi a me lo fa l’ambientazione inglesissima di prima metà del Novecento. Soffrii molto, con quel film
Tanto che non me la sono sentita di riprovare con Anna Karenina.
E io che non vedevo l’ora di vederlo. Ho amato il libro e speravo in un film all’altezza. Ma raramente lo sono.
Ho notato che le trasposizioni dei libri con Keira Knightley sono sempre pessime… sarà un caso? Non credo.