Dai, li conoscete. Quegli amici che, quando entrano in casa di qualcuno, di colpo si lobotimizzano. Smettono di parlare. Si dirigono, come stregati, alle librerie. Li avvicinano, li sfiorano, li annusano. Non li tirano fuori per la costola proprio perché hanno un residuo di educazione, ma insomma. Quegli amici che puntano i vostri libri, facendo fremere le narici come segugi.
No, non stanno solo facendo scena perché vogliono qualche volume in prestito (per quanto, nel caso offriste, ecco). Lo fanno perché sono incuriositi, stupiti, stregati dalla selezione. Dalla domanda di fondo: “come mai leggerà questo?” Dalla domanda successiva: “perché non lo leggo anche io?”. E’ interesse etnografico unito a golosità fortissima.
Ebbene sì, ovviamente faccio parte del gruppo. Per farmi perdonare le numerose incursioni ho deciso di inaugurare una sezione dedicata ai prestiti virtuali: i cinque libri che proprio colpiscono nella vostra libreria e che volentieri porto a casa (solo in foto, naturalmente).
In questo primo tentativo le vittime sono state Ale e Marta, che hanno due enormi librerie bianche a muro fornite di tutto ciò che potrebbe amare un lettore onnivoro – da Gadda a Wilbur Smith, dai manuali di storia a Doonesbury. La selezione, le pose e il commento sono di Giulia: psicologa, viaggiatrice e militante.

#1 La prima scelta, Africa e polso.
Ebano, R. Kapuściński

#2 Medioriente e caviglia
Un divorzio tardivo, A. Yehoshua

#3 Confine d’oriente e ginocchio
E’ Oriente, P. Rumiz

#4 Assenza di confine e spalla
Oltre il confine, C. McCarthy

#5 …il Kerouac della Romagna!
Altri libertini, P.V. Tondelli
Grazie a Giulia, Marta e Ale. Anche per la pasta alle melanzane e il gelato.

D’accordo, sembriamo intellettuali ma poi abbiamo visto la partita dell’Italia! – G. ed io in una foto di Marta
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